
L’impegno nella diversità e nell’inclusione
“La nostra più grande forza sono le nostre persone, e per costruire un’azienda che duri per i prossimi 100 e più anni la nostra forza lavoro deve rispecchiare i nostri consumatori. La diversità e l’inclusione sono più di belle idee e parole simboliche: sono fattori importanti per il nostro successo. Quando si riunisce una comunità diversificata di persone coraggiose, ambiziose e appassionate, il potenziale di crescita è illimitato”.
Carlos Brito - CEO di AB InBev
La nostra ambizione è quella di continuare a batterci per la parità di genere, creando maggiori opportunità per le donne nell'industria della birra.
Nel maggio 2018 abbiamo lanciato una nuova policy globale per il congedo parentale in tutti gli oltre 50 Paesi in cui operiamo per sostenere i dipendenti in un momento importante della loro vita: quando diventano genitori. Il nostro Global Parental Standard offre infatti ai caregiver il congedo di cui hanno bisogno per instaurare un legame con i loro figli appena nati e facilitare il rientro al lavoro.
Tutti i caregiver primari, ovvero il genitore che si assume oltre il 50% di responsabilità nel curare il proprio figlio nelle ore di lavoro, hanno diritto a un minimo di 16 settimane di congedo retribuito al 100%. I caregiver secondari, ovvero il genitore con meno del 50% di responsabilità nel prendersi cura del figlio durante la giornata lavorativa, possono usufruire invece di un minimo di due settimane di congedo retribuito al 100%. I caregiver possono essere madre o padre con un nuovo figlio, accolto per nascita, tramite adozione o maternità surrogata. Questo nuovo standard supera ora i requisiti normativi locali in oltre la metà dei Paesi in cui operiamo.
In Italia, la Global Policy di AB InBev sul congedo parentale prevede che i futuri padri possano disporre di 6 giorni di congedo retribuito, da aggiungersi al congedo previsto per legge, in occasione della nascita dei figli (in aggiunta a ferie e permessi).
La nuova policy AB InBev, include anche programmi di rientro al lavoro per consentire ai nuovi genitori di mantenere un contatto costante con l’azienda, se lo desiderano, e sentirsi professionalmente tutelati e facilitati grazie a programmi di transizione mirati.
Siamo impegnati a supportare la comunità LGBT in tutto il mondo. A questo scopo, da tempo sosteniamo i diritti LGBT con una varietà di programmi e con alcuni dei nostri più grandi marchi.
In Brasile, Skol è stato il primo marchio di birra a sponsorizzare la LGBT Pride Parade brasiliana e, ad oggi, ha sensibilizzato sul tema dell’inclusione LGBT attraverso diverse campagne. Negli Stati Uniti, invece, il supporto di Bud Light risale al 1995, quando il brand pubblicò la sua prima pubblicità su stampa a favore della comunità LGBT: “Labels Belong on Beer, Not People” (“Le etichette appartengono alle birre, non alle persone”).
Anheuser-Busch ha anche ottenuto un punteggio del 100% nell’Indice di Uguaglianza Aziendale 2018 della Campagna sui Diritti Umani ed è stata tra i “Migliori luoghi di lavoro” del 2018 per la Fondazione HRC, che valuta le imprese in base alla loro capacità di sostenere i diritti LGBT sul posto di lavoro e nelle comunità locali.
In Australia, Carlton & United Breweries si è impegnata a sostenere i pari diritti al matrimonio prima dell’approvazione della legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso.